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PROJECTS

Project |01

 

Wine Culture Centre
Luglio 2014
 
 

Quale contenitore immaginare per ospitare e promuovere la cultura di una delle più antiche attività produttive? ... Il Vino.

Su tale domanda YAC (Young Architect Competition) approntava la sfida che rivolgeva ai giovani progettisti di tutto il mondo, invitandoli a trasformare Cantina Valpolicella Negrar (centro d'eccellenza a Verona per la produzione dell'Amarone) da mero opificio a manifesto architettonico di leadership e qualità di prodotto: luogo di cultura, formazione e degustazione, ad uso di coloro i quali –da neofiti ed esperti- desiderino accostarsi ad una delle più affascinanti espressioni del genere umano: il vino.

Project |02

 

La Ciminiera (gialla) di Forlì
Tesi di laurea
Aprile 2014

L’area dell’ex Zuccherificio Eridania è situata ai margini del centro storico di Forlì, là dove, nei primi del Novecento, pulsava la zona industriale forlivese. Attualmente si presenta come una vasta superficie abbandonata, ricca di vegetazione, separata dal centro cittadino dai binari della linea Bologna - Ancona.

Il progetto vuole capovolgere la situazione attuale: creare una nuova relazione tra la vecchia fabbrica di zucchero e la città, comprendendo sia l’area che gli edifici in essa contenuti, ridimensionandone la percezione. I presupposti progettuali comprendevano sia la necessità di una nuova funzione, che le conferisse un’energia in grado di integrarla con il resto della città, senza ridurla a un monumento di architettura industriale fine a se stesso, sia il superamento del limite fisico dei binari, che a tutt’oggi dividono distintamente lo zuccherificio dal centro cittadino.

Proprio da questo limite si è deciso di impostare progetto: lo Zuccherificio coglie nel tracciato ferroviario la sua possibilità di rinascita, diventandone l’attore primo: la nuova stazione dei treni di Forlì.

Project |03

 

PRospettive
Febbraio 2014

Pensando alla città di Parma, abbiamo analizzato quali fossero i progetti previsti dal Comune per avvalorarne il partimonio artistico e, osservandola con gli occhi di giovani cittadini, abbiamo pensato come avremmo potuto dare il nostro contributo in queste iniziative, affiancando la passione alla nostra professione di giovani architetti all’amore per la nostra città.

Per sperimentare un primo tentativo di intervento urbano che potesse essere efficace e al tempo stesso comprensibile, si è scelto di semplificare le opportunità presenti nella città, selezionando un filone che potesse diventare un prototipo per possibili future linee d’azione. La tematica delle chiese abbandonate, in stato precario e spesso di proprietà

pubblica, ben si prestava ad un primo approccio, dato il numero non elevato di casi su cui poter lavorare e vista la palese valenza artistica dei manufatti.

Piccoli interventi architettornici avrebbero dato nuova vita a questi angoli dimenticati di città.

Proposta progettuale promossa in collaborazione con Beth achitetti, con il favore positivo dell'Amministrazione Comunale.

 

 

Project |04

 

VILLA di Bronzo
Marzo 2013

L’idea di villa è teoricamente e metodologicamente intesa come sintesi di tutte le proprietà e di tutti gli elementi specifici dell’architettura, progettabile alla scala controllata dell’interno domestico unifamiliare.

La villa è progettualmente declinata come casa-museo, cioè come complesso sistema di spazi articolati sulla base della presenza di collezioni d’arte contemporanea e archeologiche, in cui il 

rapporto tra pubblico e privato, tra luoghi introversi e luoghi aperti allo sguardo esterno, costituisce il vero principio ordinatore del progetto. 

La villa-museo è collocata a Roma, nei pressi della Domus Aurea

L’atto fondativo coincide con la messa a punto di uno “spazio primario”, cioè uno spazio tutto interno definito dalla sua architettura, da tutti gli oggetti in esso presenti (opere d’arte, arredi fissi e mobili, contenitori, sedute, rivestimenti e dispositivi di somministrazione della luce), dal trattamento delle superfici e dalla qualità dei materiali. 

In sintesi, la triade lecorbusieriana spazio-oggetto-grafica espressa nella seconda prefazione al “Modulor”. 

Il progetto ha una specifica declinazione, quella dell’Ego Divus, che consiste in un agire progettuale che si sviluppa su un doppio binario: progettare per se stessi, progettare per il principe. 

Project |05

 

Alloggi per visiting professor
Febbraio 2013

Il complesso di città studi, quartiere universitario nato nella metà dell’Ottocento, è inserito nella città di Milano Est e caratterizzato da diverse università e campus, ma spesso criticato per la sua dispersione nella metropoli con pochi servizi di residenze temporanee per gli studenti. 

Il progetto riguarda, quindi, la riqualifica del lotto, creando zone verdi più efficaci rispetto a quelle ora esistenti, ma anche la progettazione di un edificio per alloggi da destinare ai visiting professor del Politecnico.

Tenendo presenti le richieste  e le caratteristiche del lotto, ciò che ha spinto l’idea progettuale è stato l’inserimento di un nuovo collegamento pedonale tra le due vie che circondano l’area, fattore importante per aumentare la facilità di spostamento in questo luogo sia universitario che cittadino attraverso un percorso del tutto piacevole e più lontano dal traffico, dove è anche possibile trovare servizi utili tra i quali la ristorazione e un’area verde attrezzata sia per gli adulti che per i bambini.  

 

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